..ma a me piace anche il cinema..

lunedì 31 ottobre 2016

Nephilim, guerra in purgatorio - di Valerio la Martire

Buonasera amici!
Come potete notare sto allentando un po' la presa con la lettura, ciò però non toglie che sia ancora una delle mie passioni principali.
Ho acquistato questo libro durante l'ultima fiera del libro qui a Torino, incuriosita dalla copertina e dall'autore presente nello stand di DarkZone.
È passato un po' di tempo dall'acquisto ma finalmente mi sono decisa ed ho aperto la mia copia del romanzo.
Appena ho cominciato la lettura mi sono trovata davanti un tipo di scrittura che mi ha fatto girare la testa, questo perchè il ritmo di scrittura è "accelerato". Mi spiego meglio: ogni frase è composta di un massimo di 5-6 parole.  Dopo il terzo capitolo mi sono dovuta fermare a riprendere fiato, manco avessi corso per tremila metri stando sotto i quattro minuti per chilometro, sembra di leggere un telegramma (ogni tanto mi scappava uno "stop" alla fine di qualche frase al posto del punto).
Una cosa mi ha davvero demoralizzata: l'uso continuo di parolacce, cosa che io non tollero e lo sapete bene ormai.
La trama è bella: la continua lotta tra bene e male, l'attrazione tra essi perchè comunque l'uno non può esistere in assenza dell'altro, un classico rivisto in un'altra chiave.
Mi è piaciuto il fatto che la storia sia narrata da più punti di vista, diverso per ogni capitolo, ma il modo in cui è stata strutturata la narrazione non lascia molto trasparire i personaggi a mio parere, questo perchè, come dicevo prima, mi sono dovuta fermare sovente a riprendere fiato e poi perchè i personaggi stessi lasciano trasparire poco della loro personalità.
Mi spiace, ma questo libro ha un po' deluso le mie aspettative. Ti prego Valerio, non me ne volere per questo.

domenica 30 ottobre 2016

L'ombra del vento - di Carlos Ruiz Zafòn

Salve amici!
Oggi vi parlerò di un libro che ho letto qualche tempo fa, consigliatomi dalla stessa persona che mi aveva consigliato "il guardiano del faro". Per fortuna questo libro non ha nulla a che vedere con l'altro.
Si tratta di una bella storia, pregna di mistero, dai contenuti molto profondi.
Ricordo, però, di aver fatto molta fatica ad andare avanti nella lettura perchè la storia ha un ritmo molto lento.
La scrittura è fluida e corretta, le descrizioni ben dosate ed i personaggi ben delineati.
L'alone di mistero e "magia" accompagna il lettore fino alla fine e la curiosità ti spinge a leggere fino all'ultima pagina.
Non sono però del tutto soddisfatta: c'è qualcosa che manca nella storia, ma non sono riuscita a capire di cosa si tratta.
Credo che tutti i lettori seriali come me hanno, almeno una volta, sognato di entrare in una biblioteca segreta come quella in cui viene introdotto il protagonista.
Tutto sommato è un libro che consiglio di leggere almeno una volta.

venerdì 28 ottobre 2016

The Queen of the Tearling - di Erika Johansen

Eccomi di nuovo qui! Sono tornata! Di giàààà???? Sì, ci ho messo un po' più del solito: questa volta me la sono presa con comodo ed ho dato tregua agli occhi!
Oggi vi parleró di un libro di cui ho letto recensioni fantasmagoriche!
Ho letto questo romanzo in più riprese..ebbene si: NON MI È PIACIUTO!
Quando ho iniziato a leggere questo volume, spinta dai vari "é fantastico" o "non riuscivo a scollarmi dalle pagine", devo ammettere di essere andata a cercarlo negli store on-line per rileggerne le recensioni, convinta di aver letto quelle di un altro libro.
La storia é lenta e noiosa per piú di tre quarti, scritta in un modo, a volte, assai improbabile e cito testualmente: "a fianco alla porta c'era un tavolino con un enorme specchio incrostato di pietre preziose" e "gli occhi di Anne erano di un azzurro caldo, brillante" non le trovo licenze poetiche (mia figlia di sei anni e mezzo sa che l'azzurro non é caldo) e fanno scadere il libro. Ho trovato, inoltre, errori grammaticali di vario genere, cose proprio basilari dei verbi ausiliari, per non parlare della punteggiatura che mi ha portata a rileggere piú volte la stessa frase per poterla capire. Ora le possibilità sono due: o l'autrice ha le idee poco chiare (cosa molto probabile se ripensiamo al caldo azzurro), o lo ha tradotto un compagno di classe di mia figlia. In entrambi i casi, il lavoro di editing non è stato seguito al meglio: si è data la priorità all'aspetto esteriore, che è fantastico senza ombra di dubbio, dalla copertina alla carta, dalle illustrazioni a colori alla scelta degli accessori (vedi segnalibro incorporato).
Detto questo, trovo che i personaggi siano ben caratterizzati ed a loro si tende ad affezionarsi, ma non a tal punto di dover fare le due di notte per continuare la lettura.
La trama é intricata e misteriosa, ma stesso discorso delle due di notte.
Conosco persone che lo hanno adorato. A me non è piaciuto per niente ed ho fatto moooolta fatica a finirlo. Il mondo è bello perchè è vario, se a tutti piacessero le stesse cose sarebbe noioso.
Personalmente non consiglierei mai questo libro alla mia migliore amica di letture (anche se, prima di iniziarlo, gasata da tutte quelle fantastiche recensioni le ho detto:"sarà sicuramente bellissimo, vado sul sicuro"..scusa Vale, non lo farò piú!) nè a chi ha i miei stessi gusti di lettura (che si evincono dalle mie recensioni).
Detto questo non credo che comprerò il seguito ma, come sempre, è solo il mio parere di lettrice.


intervista al lettore/autore #13 Arianna Calandra

Buongiorno cari lettori! oggi sarà mia ospite una giovane ragazza dalle idee molto chiare!
Scopritela con me!

Arianna Calandra
Nome:Arianna Calandra
sei un lettore o un autore? Autrice, ma anche lettrice!
Quali sono le tue letture preferite? Amo il genere fantasy, che mi ha accompagnato nell’infanzia e nell’adolescenza. Mi piacciono inoltre i romanzi inglesi del periodo romantico. Due generi molto diversi, eppure non saprei scegliere un preferito tra i due. Da un lato c’è l’avventura, la magia e missioni incredibili da compiere. Dall’altro un quieto immobilismo, pensieri che non diventano mai parole e malinconiche attese, passate ad osservare il cielo plumbeo da una finestra.
Quale genere scrivi? Romanzi di genere fantasy/spirituale.
Quando hai iniziato a scrivere? Alle medie. Avevo circa 12, 13 anni.
Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco  i tuoi pensieri? Ho iniziato per gioco quando ero piccola e credo che la spinta sia arrivata dalle fantasie nella mia testa, che forse non riusciva a contenerle. Dovevo posizionarle da qualche parte e ho scelto un foglio, lì è iniziato tutto.

    Parlami del tuo libro preferito (che hai letto) e perché ti è piaciuto tanto: Cime tempestose. Per chi ama questo genere, credo non ci sia nulla di pari livello. Amo quella sua atmosfera sospesa fuori dal tempo, le immagini di desolazione, i turbini di neve in una fredda brughiera inglese e il tormento che solo un amore impossibile riesce a lasciare. Leggere Cime tempestose, trasmette una sorta di dolce malinconia tutta riflessiva, perché raramente si urla o si esternano i sentimenti. Eppure i pensieri dei personaggi riescono ad andare così in profondità, che il tormento di  Catherine ed Heathcliff, diventa anche il tuo. Tutto questo, fatto da un libro scritto quasi due secoli fa, per me è pura magia.
    Qual è il tuo personaggio preferito in assoluto? Perché? Amo il personaggio di Galadriel, presente nelle opere di Tolkien, che considero il pilastro portante di tutto il genere fantasy. In Tolkien sono pochi i personaggi femminili con un ruolo rilevante, ma Galadriel è una di queste. Lei mi affascina per l’incredibile modernità, perché la sua forza non viene dall’emulazione delle qualità maschili. Galadriel non impugna armi né indossa armature. La sua forza è un perfetto equilibrio di empatia, risolutezza e saggezza.
    Parlami del tuo lavoro di autore e delle tue opere: Ho pubblicato da poco il mio primo libro. Ci sono voluti molti anni per farlo maturare come volevo, ma ora che ho preso il via, non vedo l’ora di dare un seguito a questa prima creatura.
    Quanto della tua personalità c’è nei tuoi personaggi? Quando ho iniziato a scrivere, ce n’era molta. Credo sia il normale processo di chi approccia alla scrittura per la prima volta, d’altronde il primo istinto per dare corpo ad un personaggio, è proiettare in lui i nostri pensieri. Poi qualcosa è cambiato. Man mano che scrivevo, mi sono ritrovata a cancellare le parti che rimandavano a me e ho scoperto quanto sia più interessante osservare gli altri, carpirne i gesti, la voce, i modi di fare, tutte cose che poi ritornano nei personaggi e il bello è che il più delle volte, è un processo inconscio.
    I personaggi rispecchiano le personalità di altre persone che conosci? Assolutamente sì, ma non dirò di chi!
   Vuoi condividere con me il link  per acquistare il tuo libro?
 


   Invieresti a un blogger il tuo lavoro per una recensione? Certamente.
   Se si, se il tuo lavoro non piacesse al blogger e scrivesse una cattiva recensione, come la prenderesti? Ovviamente sarei dispiaciuta e mi piacerebbe poter sapere cosa non è piaciuto per potermi migliorare.
   Quanto conta per te la copertina di un libro? Vorrei dire poca, ma in realtà credo che titolo e copertina svolgano un ruolo decisivo. 
    Hai qualche titolo da consigliare ai lettori di questo blog? Ovviamente Cime tempestose, ma consiglio anche i libri di Scarlett Thomas, un po’ surreali ma che hanno sempre qualcosa da insegnare, in particolare PopCo. Consiglio inoltre Marina di Zafòn, che mi ha commosso sul finale come pochi altri. E a chi non ha mai letto Tolkien, consiglio qualsiasi cosa ideata dalla sua mente evidentemente superiore.

   Grazie Arianna per avermi dedicato un po' del tuo tempo! è stato un vero piacere conoscerti! Se avete ulteriori domande da porre alla nostra nuova amica fate pure!