Buongiorno amici lettori,quest'oggi vi parlerò di un nuovo esordiente che aspetta da un po' la mia recensione al suo lavoro.
Ho letto velocemente questo libro, ma ci ho messo più del dovuto.
Si tratta di un fantasy dal linguaggio quasi aulico e scritto in modo abbastanza prolisso.
"Ecchecavolo, già lo smonti?" direte voi... non ho intenzione di smontarlo, tranquilli.
Dicevo.
La trama è bella ed avvincente, sebbene il ritmo di narrazione sia spesso lento. Questo accade perchè il linguaggio usato è sofisticato e ricercato anche nelle descrizioni più "banali", il romanzo tende quindi ad essere quasi filosofeggiante.
I personaggi principali sono ben definiti e sempre presenti nella storia ed il protagonista in particolare mi è piaciuto molto sia caratterialmente, coraggioso e determinato, sia per il ruolo che riveste nella trama. Lo stesso non si può dire di alcune figure che, nei miei appunti, ho definito "stelle cadenti", perchè durano un attimo e poi non ti ricordi neanche di averli incontrati nel corso della storia.
I dialoghi sono verosimili e spontanei, il che ne rende piacevole la lettura e a volte fanno sorridere.
C'è spazio anche per il romanticismo, nella sua forma più spontanea e semplice. In realtà questo libro parla di coraggio, amore ed amicizia, di fratellanza e scelte, il che lo rende una lettura piacevole ed indicata a tutti.
Però qualcosa sento che manca nel corso della storia, non sono riuscita a capire di cosa si tratta. Forse lo scoprirò leggendo i due volumi che completeranno la trilogia.
Grazie Francesco per avermi resa partecipe di questa avventura!
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