..ma a me piace anche il cinema..

mercoledì 19 aprile 2017

Le ragazze del borgo - di Simonetta Caminiti

Buon pomeriggio!
Oggi vado come un treno: avevo degli arretrati e sto cercando di mettermi in pari!
Si tratta di un romanzo che tanto si discosta dalle mie solite letture: è un libro erotico.
Mi correggo subito: non si tratta solo di un un romanzo erotico, ma si fa strada tra vari aspetti della sessualità che fanno parte, quando piú, quando meno, della vita di ognuno di noi.
Nel libro sono raccontate tre storie, di tre donne che, in diversi momenti della vita, si affacciano all'erotismo ed all'amore, alla scoperta della sessualità e dei limiti, talvolta, oltre i quali chiunque può sentirsi di andare o meno.
Il ritmo di narrazione è veloce per tutte le storie e il linguaggio passa dal parafrasato all'esplicito con una semplicità inaudita. Mi spiego meglio: le scene di sesso sono descritte in modo ovattato, quasi fossero raccontate da un bambino, fino ad arrivare ad un punto in cui la scena viene raccontata da una donna priva di pudore, per poi tornare all'ovattato. Sinceramente non sono pratica di romanzi erotici, non sono il tipo da leggere cinquanta sfumature o similari quindi non so esattamente quali siano i canoni di paragone, ma ho trovato questo alternarsi di stili descrittivi un po' destabilizzante.
Credo che l'autrice abbia voluto esprimere, in queste brevi storie, un concetto più profondo: ognuno di noi ha un lato oscuro, qualche segreto che condivide solo con se stesso e che magari non esporrà mai, qualcosa di cui si vergogna o qualcosa che aspetta di tirare fuori con la persona giusta.
Per quanto riguarda la struttura del testo, a parte il ritmo veloce, ho trovato qua e la degli errori, nulla di rilevante comunque, e delle situazioni poco chiare.
Trovo molto bella l'idea di inserire delle fotografie di nudo artistico, molto belle tra l'altro, che non hanno nulla di volgare e valorizzano il corpo femminile in tutte le sue sfaccettature.
Grazie Simonetta e in bocca al lupo per il tuo lavoro.

Io ti ritroverò - di Veronica B.

Buongiorno amici lettori,
Quest'oggi vi parlerò del primo libro di una nuova esordiente che mi è stato inviato non troppo tempo fa.
Si tratta di una storia abbastanza breve, dalla trama particolare, bella ma che poteva essere sviluppata meglio.
Vi spiego perchè.
Sembra di leggere un lungo capitolo introduttivo, e magari può essere che sia effettivamente così, visto che comunque ci sarà un seguito ma, fino alla fine, non ci sono punti che tengano il lettore incollato alle pagine, sebbene la storia scorra fluida e senza intoppi. Solo alla fine del romanzo la narrazione si anima di colpi di scena, che forse non chiamerei propriamente in questo modo, ma piuttosto "risvolti inaspettati".
L'andamento lento della storia, quindi, rovina un po' quella che poteva essere una trama eccezionale.
Il libro necessiterebbe, a parer mio, di una revisione ed un lavoro di editing accurati, per via della struttura dei dialoghi, della punteggiatura troppo marcata (anche se messa per lo più in modo corretto) e per alcuni passaggi della narrazione dal tempo passato al presente e viceversa.
Il romanzo ha un grande potenziale ed invito l'autrice ad apportare qualche miglioria, perchè può diventare un grande successo: le basi ci sono.


venerdì 14 aprile 2017

La chiave di Midgaard - di Maddalena Cafaro

Buonasera amici lettori!
Oggi sono di nuovo in compagnia di una eserdiente!
Mi scuso con Maddalena per la lunga attesa, ma ultimamente non ho neanche il tempo di dormire..
Questo breve romanzo fantasy è scritto molto bene, dal ritmo subito acceso che resta costante per tutta la durata della storia.
La trama è molto bella e sviluppata bene: le vicende vengono raccontate a 360°, con descrizioni ben dosate di luoghi e persone che comunque risultano complete in tutti i sensi. Spesso mi sono trovata ad immaginare i visi ed i luoghi fantastici descritti.
Trovo azzeccata la decisione di dar voce anche al "lato oscuro" della storia: come dice la mamma di Sasha nella sua lettera “Ricordati una cosa durante i tuoi viaggi [...] Alcuni ti appariranno bellissimi, altri terrificanti, ma in entrambi troverai pericoli. Non c’è bene senza male e viceversa.” (Ho messo i puntini per non creare spoiler), il che vuol dire che luce ed ombra, bene e male, sono importanti in egual misura, creano equilibrio e non esisterebbe l'uno senza l'altro. Questo è un punto di vista che condivido in pieno.
In questo romanzo non manca veramente niente: la magia, il mistero, i colpi di scena, sono la struttura stessa del volume.
La protagonista cresce nel corso della storia, scopre verità e sentimenti.
Si tratta di un romanzo breve ma ricco di emozioni.
È il primo di una serie di romanzi che, sinceramente, non vedo l'ora di seguire.
Grazie Maddalena ed in bocca al lupo!

domenica 2 aprile 2017

Zanne - l'eredità del cane - di Piero De Fazio

Buonasera amici!
Dopo un periodo di attività lenta, mi sono riaffacciata alla lettura compulsiva.
Oggi ho letto questo libro con molta curiosità, visto il calibro dei lettori che postano le loro foto su facebook, orgogliosi di aver letto queste pagine (Trump, Superman,Yoda, Darth Vader e tanti altri).
Ho impiegato poco più di un paio di ore per finirlo, volete sapere cosa ne penso?
Da subito ci si rende conto che la storia è un po' rude, raccontata in modo molto crudo. Il ritmo di narrazione, al tempo presente ed in prima persona, è svelto ma mai approssimativo: ti rende partecipe delle azioni. Ho sempre pensato alla narrazione al tempo presente come qualcosa di molto difficile da attuare, l'autore ha saputo destreggiarsi benissimo in questa impresa, non sgarrando mai di una virgola.
Si tratta di una storia dai risvolti inaspettati, descritta molto bene, senza troppi fronzoli o dettagli futili, dai dialoghi molto verosimili e dal linguaggio rude, adatto all'io narrante.
Per buona parte del libro, ho avuto la sensazione che ci fosse qualcuno, accanto a me, che raccontasse la storia che invece stavo leggendo, donandomi un'esperienza nuova e piacevole.
Nei miei appunti ho scritto che è un romanzo molto ironico nella sua serietà, questo perchè si trattano argomenti purtroppo molto attuali, problemi reali della nostra società e del nostro sistema giuridico che, spesse volte, trova più tutele nell'essere carnefice piuttosto che vittima, ma questo viene fatto smorzando spesso i toni con ironia.
L'unica pecca che posso trovare in questo libro è l'uso spropositato di parolacce e modi di dire abbastanza volgari, che sì si adattano all'ambiente ed al contesto dei fatti ma che, gusti personali, non tollero più di tanto (ormai lo sapete).
Una bella storia, raccontata molto bene, che consiglio a chiunque volesse fare un viaggio un po' particolare.
Ps. Questa volta ci metto la faccia, come tutti i personaggi sopra citati!