..ma a me piace anche il cinema..

domenica 20 agosto 2017

Drop of blood - di Deborah P. Cumberbatch

Salve cari amici!
Quest'oggi vi parlerò di una nuova esordiente.
Ho letto lentamente questo libro (ci ho messo due giorni), in parte perchè è molto lungo, in parte perchè è discretamente faticoso.
Non sto dicendo che è brutto non fraintendete, anzi, è una storia particolare.
Entriamo nel dettaglio.
All'inizio mi sono chiesta se questa fosse la solita storia di cacciatori e demoni, ma sono rimasta piacevolmente colpita dai riferimenti alla mitologia greca che, non so se lo sapete, mi ha sempre affascinata e che hanno reso la trama particolare.
E' presente una forte componente onirica, il che mi piace molto visto il mio rapporto con i sogni che, in questo caso, risultano quasi palpabili, come il resto della storia in sè: il metodo di scrittura è molto efficace.
La narrazione scorre fluida, a parte alcuni errori che ritengo di distrazione riguardo tempi verbali e errori di battitura che, con un mirato lavoro di revisione, si possono facilmente eliminare. Nulla di insormontabile quindi.
All'inizio la storia è molto lenta, un continuo tira e molla tra l'avversione ed il desiderio che Paige nutre nei confronti di Nathan. L'azione comincia dopo tre quarti del volume e questo, a mio parere, la rende un po' pesante.
La protagonista, sebbene sia ben descritta e la storia giri totalmente intorno a lei, non è per niente chiara: non sono chiari i motivi che la spingono ad odiare i suoi genitori, non sono chiari i motivi che la spingono ad odiare il mondo, non sono chiari i motivi per cui odia Nathan al punto di amarlo. Buona parte del tempo in cui i due sono insieme è un continuo di parolacce e insulti da parte di Paige, che sinceramente non comprendo e, lo sapete benissimo, non condivido. Non capisco l'avversione che ha nei confronti della sua natura, certo posso comprendere la necessità di sentirsi libera da un destino già scritto, ma in realtà non è mai chiara neanche su questo punto: lei non vuole punto e basta.
A tratti mi è sembrato di vedere Buffy l'ammazzavampiri, a tratti mi è sembrato di leggere Twilight, a tratti mi è sembrato di leggere Percy Jackson, mentre ci sono stati momenti in cui la storia è stata davvero originale.
Ad un tratto, per un solo capitolo, il punto di vista cambia e credo che, sebbene sia utile un cambio di pov per comprendere meglio la storia, in questo caso non spiega pressoché nulla.
Si tratta di una storia che mi è piaciuta e non mi è piaciuta. Ci sono stati momenti in cui mi ha commossa, momenti in cui mi ha annoiata, momenti in cui mi ha tenuta incollata allo schermo (leggo su ipad).
E' un romanzo (ci sarà un seguito, perchè il finale è aperto) che non mi ha entusiasmata ma non mi ha neanche delusa. Credo che, snellendo un po' qua e la, dedicando più tempo all'azione in sè, possa diventare un capolavoro.
Ma questo, come sempre, è solo il mio parere da lettrice.

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